L’home office perfetto: 5 progetti per lavorare da casa
Che si tratti di una stanza dedicata o solo di un angolo studio, allestire un ufficio casalingo è una sfida da affrontare con un occhio al design e un altro alla funzionalità
Per qualcuno è un’abitudine. Per altri un’esigenza. Per altri ancora un lusso. Lavorare da casa è un tema sempre più sentito e la creazione di un home office una sfida da gestire anche sul fronte del design. Chi deve trascorrervi diverse ore al giorno non potrà accontentarsi di un semplice angolo o di un ripiano volante, ma avrà bisogno di uno studio vero e proprio. O di qualcosa che gli assomigli.
I più fortunati avranno una stanza dedicata, altri dovranno riallestire una già esistente, magari con la creazione di una parete o con l’installazione di un séparé. Ecco allora che l’home office potrà spuntare come per incanto in camera da letto, ripensata con nuovi colori, o nel living, magari tagliato da una luminosa porta a vetri. Per chi invece ha bisogno di uno spazio di studio o di lavoro saltuario, anche il classico angolo con scrivania andrà ripensato, camuffato tra le ante di un guardaroba o sistemato accanto al vano scale.
In tutti i casi, l’illuminazione giocherà un ruolo fondamentale. Lo spazio sotto la finestra, piccola o grande che sia, diventa in questo senso la scelta d’elezione. In sua mancanza, la luce artificiale può fare molto. Facendo di difetto virtù, uno spazio in penombra potrà favorire la concentrazione e l’abbraccio di pareti dipinte con colori rilassanti consentire un lavoro senza distrazioni.
Un tema da non sottovalutare, infine, è lo sfondo. Sappiamo bene che in tempi di video call quello che era lo spazio privato per eccellenza deve spesso aprirsi virtualmente al mondo esterno. Diventa così essenziale quanto presentiamo alle nostre spalle, sia esso un muro vuoto o una parete attrezzata. Nel primo caso, potremo puntare su un wallpaper che racconti chi siamo o su una tonalità rilassante che metta l’interlocutore a proprio agio. Nel secondo, la classica libreria resta la scelta più naturale, modulabile a piacere con qualunque soluzione escluda dal campo visivo eventuali elementi estranei. Vestiti, piatti e gatti compresi.
Sul giardino
In una casa appena fuori Parigi, a Neuilly-Plaisance, l’ufficio pensato dallo studio di architettura di interni Agence Marn si affaccia sul giardino con una vetrata costruita su misura. E mentre la scrivania è inondata dalla luce che arriva anche dal tetto, la parete attrezzata sulla destra porta in casa un po’ del verde esterno.
Finestrato
Lo spazio era poco, nella cameretta ricavata sopra la cucina. Ma nel ristrutturare questo appartamento haussmaniano, gli architetti e designer di Atelier CVD hanno risolto brillantemente il problema. Ricavando un piccolo angolo di lavoro sotto la finestrella, con parte dei libri nel vano scale a vetri.
Punti di vista
Un bordo arrotondato che nasconde un cassetto. E il guardaroba sospeso ai lati. L’home office creato nella camera di una casa di Danzica camuffa ed espone insieme, consentendo call professionali senza vestiti in vista… Il progetto è del team di Akurat capitanato da Maciej Ryniewicz, la foto è di Pion Studio.
Home office a sorpresa
Ricavato dalla stanza da letto di un appartamento parigino di 55 metri quadri, l’ufficio creato da Pauline Borgia di Atelier Steve gioca sull’effetto sorpresa. Oltre un varco dal profilo irregolare, lo spazio di questa caverna di design è delimitato dai colori, che separano l’alto e il basso, il dentro e il fuori. Spiazzante. Foto di Oracle Paris.
Rilassante
Ripensare il classico studio è possibile. Sdrammatizzandolo. È quanto ha fatto Marta Chrapka di Colombe, con una porta a vetri verde smeraldo e un wallpaper à la Rousseau alle spalle della scrivania anni ’60. Lo scatto è di Kasia Gatkowska.
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