Arredare con gli specchi: 5 spunti per creare nuove prospettive
Dalla cucina al bagno, passando dal salotto e la camera, non c’è luogo che non tragga vantaggio da una superficie riflettente, capace di raddoppiare visivamente gli ambienti e renderli più luminosi
Che li si usi piccoli o a tutta parete, per raddoppiare lo spazio o per dargli luce, arredare con gli specchi è una pratica che stimola la creatività e ci regala, letteralmente, nuove prospettive. Uno specchio sta bene su tutto. E non solo nel bagno o nel guardaroba. A partire dall’ingresso, dove una superficie riflettente offre il doppio vantaggio di allargare e illuminare un ambiente spesso angusto e senza finestre consentendo un ultimo controllo prima di uscire di casa.
Un discorso analogo vale in corridoio, dove le metrature risicate possono trarre vantaggio da un unico ampio specchio o da una serie di specchietti, alternati magari a stampe e quadri, in ordine più o meno sparso. Giunti in sala, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Dalla mensola del caminetto delle case fin de siècle alla parete sopra al divano o addirittura tra due finestre, specchi ampi o allungati, rotondi o abbinati di diverse forme e dimensioni sanno dare carattere alla stanza e insieme farla sembrare più ampia.
Ricerca del bello e funzionalità
Vogliamo poi parlare della cucina? Che sia piccola e sacrificata o a vista sul soggiorno, c’è sempre una buona ragione per impreziosire questo locale con un guizzo di luce e un po’ di profondità in più. Specie quando i raggi del sole non riescono a baciare ogni suo angolo. Passando nella zona notte, come accade nel vestibolo lo specchio assolve alla sua funzione di alleato nella cura del nostro aspetto. Immancabile nello spogliatoio, quando presente, andrebbe scelto abbastanza lungo da incorniciarci a figura intera allargandosi eventualmente fino a ricoprire tutta la parete. O un armadio quattro stagioni.
Se usato per allargare la stanza, qui come altrove sarà perfetto se collocato sulla parete più lunga, se scelto per regalarle più luce, starà bene di fronte alla finestra. L’ultima tappa è quella ritenuta più scontata, nel luogo in cui lo specchio è quasi obbligatorio. Il bagno. Al di là della classica posizione sopra il lavandino, il nostro versatile alleato di stile potrà trovare posto un po’ ovunque, dalla parete lasciata vuota perché la stanza è troppo stretta per collocarvi mobili, ad altre più coraggiose posizioni. Per esempio, in prossimità della doccia o della vasca. Per la gioia dei narcisi e con buona pace dei nemici del calcare.
Oltre lo specchio
Esterno e interno si confondono in questo progetto di Space Factory. Con l’immagine riflessa del living che pare superare la parete, volando fino agli alberi oltre le finestre. La foto è di Hervé Goluza.
Suite segreta
Una strada privata nel cuore di Parigi nasconde una guest house pensata come un boutique hotel. Di sole due suite. Parliamo di Cinabre Les suites, nella Cité Bèrgere, e questo è uno dei bagni: un gioco di specchi a perdita d’occhio. Il progetto è di Necchi Architecture, lo scatto di Ludovic Balay.
Dono dal cielo
E al posto dei pensili… uno specchio! In un hôtel particulier parigino lo studio di Vanessa Faivre ha progettato la cucina in modo che la luce proveniente da una cupola sul tetto fosse catturata dall’ampia superficie riflettente. Foto di Frenchie Cristogatin.
Luci di New York
Una parete specchiata domina (e raddoppia) la stanza da letto dell’appartamento newyorkese di Gabriel Hendifar, fondatore dello studio di light e design Apparatus. L’immagine è di Stephen Johnson. Via akindofhome di Mirko Gentile.
Arredare con gli specchi, come in un film
A Soho, Manhattan, i designer e progettisti di Food Architects hanno realizzato un bagno che sembra emergere dal passato. Con inquietanti citazioni cinematografiche (Shining vi dice niente?) e un muro ricoperto di specchi che si insinua nella nicchia con vasca. Foto di Angela Hau.
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