Casa di bambola
Storia di un incontro fortunato, di forbici, colla e donne che aiutano altre donne
C’è chi sfoglia le riviste e poi le conserva e chi, dopo averle lette, prende forbici e colla e le trasforma in piccole opere d’arte. Quella di Anna Savini per i collage è una passione iniziata per caso: le stoffe ereditate dalla nonna sarta meritavano un destino migliore dal finire in un cassetto e le montagne di riviste di arredamento erano lì a fornire altra ispirazione. E così, ritaglio dopo ritaglio, complice una laurea in storia dell’arte e l’occhio allenato da ex photo editor, Anna ha saldato il debito con il suo talento e scoperto la felicità di accostare texture e arredi di carta.
Le stanze che ricrea sono wunderkammer in miniatura che traboccano meraviglia e sembrano uscite da un racconto di Guido Gozzano – le pareti tappezzate da stoffe a fiorellini, gli specchi dorati, i cuscini allineati sul divano – ma con il guizzo del personaggio inaspettato che spariglia le carte: la regina Elisabetta che posa in soggiorno, un orso polare che passeggia in cucina o un sorridente Napoleone, in alta uniforme, sorpreso in bagno…
Articolo pubblicato su Home! Magazine di dicembre 2024 / gennaio 2025
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