Scegliere un letto di design per vivere meglio: 2 proposte che sposano il comfort a una impeccabile eleganza
Belli e possibili, Onda e Dama sono i letti firmati da Serena Confalonieri per la collezione Design Democratico Italiano di Perdormire
Passiamo a letto circa un terzo della nostra vita. Otto ore quotidiane fondamentali per affrontare al meglio tutte le altre. Scegliere un letto di design significa portare in quelle ore la stessa bellezza che cerchiamo nel resto della giornata. Se poi vi aggiungiamo la comodità, fondamentale perché il sonno sia davvero rigenerante, ecco che quel letto rappresenta un’esperienza di benessere a tutto tondo, dove corpo e spirito ritrovano la propria armonia.
Nato a Pistoia nel 2000 e da allora impegnato in una continua ricerca in tema di estetica e comfort nella produzione di sistemi letto, il brand Perdormire punta a rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più esigente e trasversale. E la sua nuova collezione di letti ne è la prova. Giocando sull’abbinata vincente tra design e wellbeing, propone le creazioni di due firme importanti quali Serena Confalonieri e Roberto Giacomucci accanto alle nuove creazioni di Perdormire Lab, l’ufficio stile interno all’azienda.
Le firme del design per letti importanti a prezzi accessibili
Nata nel 2016, l’idea di affidare a firme prestigiose la progettazione di prodotti esteticamente attuali e in linea con i concetti di tendenza del design ha preso la forma del progetto Design Democratico Italiano. Trovando in Fabio Novembre il primo designer capace di leggere l’anima pop del brand. A lui sono seguiti Philippe Tabet, che si è concentrato nell’unione tra stile e funzionalità, e la coppia Spalvieri&DelCiotto, che ha proposto la contemporaneità e l’originalità tradotte in un segno grafico distintivo.
Accomunati dalla capacità di comprendere il nuovo ruolo che il letto ha acquisito all’interno dello spazio domestico, tutti i designer coinvolti nel progetto hanno realizzato prodotti in linea con lo stile Perdormire, uno stile “naturalmente premium” che associa l’elemento estetico alle caratteristiche costruttive dei prodotti e all’elevata possibilità di personalizzazione. Il tutto a prezzi accessibili.
Serena Confalonieri: funzione, estetica ed emozione
Nuova arrivata a Perdormire ma non certo sulla scena nazionale e internazionale, la designer e art director milanese Serena Confalonieri rappresenta da oltre un decennio un punto di riferimento importante nel campo del product, interior, graphic e textile design, collaborando con aziende e artigiani di eccellenza in Italia e all’estero.
Convinta che il design consista nella «progettazione di arredi e complementi che abbiano un valore funzionale ma che possiedano anche componenti estetiche, emotive, sensibili che facciano sì che si crei un legame con questi oggetti», la designer ha aderito al progetto Design Democratico Italiano con una collezione che parte proprio dal cuore di Perdormire, il suo reparto produttivo.
Dalla manifattura all’haute couture
Concepita fin dalla prima visita al luogo dove con cura artigianale ed esperienza ultracinquantennale si realizzano i materassi dell’azienda, la linea disegnata da Serena Confalonieri prende spunto proprio dalle caratteristiche specifiche di quella realtà manufatturiera. Approfondendo gli elementi di dettaglio sartoriali delle lavorazioni, la designer ha scelto di riportarli nella progettazione del letto, trasferendo la morbidezza e le caratteristiche di accoglienza del materasso a tutta la struttura.
Due modelli sotto il segno della morbidezza
Composta da due modelli di letto, Dama e Onda, la collezione ideata dalla designer milanese prende le mosse da quegli elementi sartoriali che, ritrovati nelle tecniche manifatturiere del brand pistoiese, già comparivano in altri suoi lavori. «Il minimo comun denominatore tra i due progetti di Perdormire è sicuramente la morbidezza, data dalle imbottiture e dai profili sinuosi del disegno della testiera», racconta Confalonieri. «Al tempo stesso, ho cercato di conferire a ciascuno una propria personalità, aggiungendo dettagli che rimandano all’haute couture, come nel caso dei volant di Dama, o alla valigeria, nel caso di Onda, con le cinghie ispirate alle antiche borse da viaggio che tengono insieme le pieghe della testiera».
Onda: seguendo la linea della risacca del mare
Il disegno della testiera di Onda rimanda con le sue impunture alla risacca del mare, impreziosito dalle due cinghie in tessuto ispirate alle antiche borse da viaggio che avvolgono le imbottiture.
Questo dettaglio estetico diventa anche funzionale in quanto le cinghie, che sono fermate grazie a un bottone sul fianco della testiera e possono essere di un materiale e un colore diversi rispetto al rivestimento del letto, fungono anche da porta piccoli oggetti quali gli occhiali o il telecomando della TV. Quello che ne risulta è un progetto dal carattere deciso pur nelle sue forme arrotondate e avvolgenti.
Una Dama elegante che non rinuncia alla frivolezza
Passando al secondo progetto, il letto Dama mantiene il leitmotiv della morbidezza e delle imbottiture generose del suo compagno di collezione concentrandosi però su un disegno più essenziale, anche se non privo di una nota elegantemente frivola rubata alla moda.
Come racconta la designer, si tratta di «un letto molto semplice, molto soffice, che viene ingentilito sulla parte laterale da rouche, arricciature che danno un tocco un po’ più femminile e delicato».
Passando alle note tecniche, Dama può essere realizzato in versione sia monocolore sia bicolore, utilizzando nel secondo caso un rivestimento differente per l’interno delle due arricciature poste sui lati della testiera. In quanto parte della linea Smart, Onda e Dama possono essere personalizzati con tutti i tessuti e i piedini appartenenti alla loro categoria oltre a essere sfoderabili per facilitarne l’igiene e la pulizia.
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