La parete dietro al letto: 5 idee per decorare la camera in modo spettacolare
Dalla wallpaper abbinata alle mensole a quella che ricorda un affresco fino alle piastrelle, alcuni spunti per dare carattere a uno spazio dal grande potenziale
Non tutti i muri sono uguali. La parete dietro al letto, ad esempio, gioca un ruolo chiave nel dare carattere alla camera. E, quando serve, anche per risolvere le tante esigenze di un ambiente spesso multitasking. Non è raro infatti che la stanza da letto sia usata anche come ufficio e zona lettura, e che proprio dietro o intorno alla testiera si concentrino mensole e scaffali.
In questi casi, libri e oggetti vari provvedono da soli a riempire lo spazio e, semmai, il problema è come alleggerirlo… Quando invece la parete è vuota, sorge il problema opposto, quello appunto di animarla un po’. Almeno con il colore. Sia che il letto sia dotato di una testiera imponente, sia che abbia una linea classica o minimalista, addossarlo a un muro tutto bianco potrebbe intristirci.
Per affrontare l’horror vacui possiamo ricorrere a quadri, stampe e fotografie, ma anche a una semplice (si fa per dire) mano di colore. Dipingere la parete dietro al letto con una vernice a contrasto o comunque diversa rispetto al resto della stanza attira l’attenzione su questa zona senza richiedere troppi interventi né particolari materiali. Basta una tolla di vernice. O più d’una, se scegliamo di lanciarci in un disegno. Se manca la testata, ad esempio, potremo evocarla con la pittura, se già c’è, la incorniceremo fornendole uno sfondo.
Vernice, carta, legno e ceramica
Altra possibilità è verniciare la parete solo in parte, creando una striscia colorata dietro al letto che richiami una boiserie. Altra opzione è proprio la pannellatura. Per quanto tecnicamente ed economicamente più impegnativa, non va certo sottovalutata, specie se è in linea con lo stile della stanza. Da non escludere anche l’abbinata tra legno e colore, così come tra legno e carta da parati.
Soluzione molto amata, una parete ricoperta da una bella wallpaper arreda senza sforzo e, se scelta bene, anche senza stancare lo sguardo. Potremo sceglierla nei motivi astratti o vegetali, panoramica o geometrica, a seconda dell’effetto che desideriamo ottenere. Eventualmente anche limitandoci a una sola porzione di muro, bordata da profili a rilievo a mo’ di cornice.
Per concludere questa rapida carrellata, citiamo una possibilità affascinante quanto divergente: la ceramica. Spesso relegate nelle zone umide quali la cucina e il bagno, le piastrelle si rivelano in camera una scelta originale che, al pari della carta da parati, consente di spaziare tra innumerevoli forme, misure, motivi, colori e texture. Regalando alla stanza una indiscutibile personalità.
In alta quota
Dall’effetto acquarellato, la carta da parati firmata Pierre Frey ricrea un paesaggio montano e onirico insieme. In tono con gli armadi ai lati del letto, è stata scelta da Vanessa Faivre per la camera di un grande appartamento parigino. Foto di Frenchie Cristogatin.
Come un murales
Per questa camera, i progettisti di Alma Intérieurs sono partiti proprio dalla parete dietro al letto. O, meglio, dalla carta da parati Mambo di Casamance che la riveste. E, ispirati dalle sue forme sinuose, hanno disegnato la testiera e il lampadario e scelto gli altri pezzi d’arredo. Foto di Philippine Pescia.
Nella cornice
Due scaffalature alte e simmetriche affiancano il letto e incorniciano il tessuto Jim Thompson Fabrics che ricopre la parete. È la soluzione ideata da Vanessa Faivre per una camera dallo stile senza tempo.
Arte al quadrato
Nella stanza di un hotel di Città del Capo, la designer russa Daria Vasilkova ha usato le piastrelle Reda per creare un ambiente caldo e freddo insieme. Da lei stessa disegnate, le ceramiche lucide riproducono l’opera di un artista sudamericano.
Invito alla fuga
Pelle, carta, legno, stoffa… Non si fa mancare niente la camera proposta dalla stylist e giornalista Céline Hassen, mentre il panorama riprodotto sulla carta da parati di Papermint Paris, simile a un affresco, è un irresistibile invito alla fuga. La foto è di Frenchie Cristogatin.
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