Alcova, amatissima nemica. 5 idee per dormire in una nicchia
C’è chi la adora. E chi invece la trova soffocante. La camera da letto segreta è altamente divisiva. Ma sa anche come stuzzicare il nostro immaginario
O la ami, o la odi. L’alcova è un tema divisivo. C’è chi la considera il simbolo stessa dell’intimità, di un ambiente accogliente e riposante, e chi al contrario si sente mancare l’aria al solo sentirne parlare. Senza contare poi la difficoltà nel riordinarla… Del resto, stiamo trattando pur sempre di uno spazio per definizione ridotto, ricavato da una nicchia in grado di accogliere un letto matrimoniale e poco più.
Introdotta classicamente da un varco, meglio ancora se ad arco, l’alcova è chiusa generalmente da una tenda. Da qui in poi, via libera alle variazioni sul tema. Anche limitandoci alla destinazione d’uso più comune, quella cioè di camera da letto, sono pressoché infinite le possibilità creative. Genialmente messe in atto da designer e architetti, sia per ricavare uno spazio chiuso all’interno di un ampio loft, sia per sfruttare al millimetro gli ambienti ridotti di mono e bilocali. Grande classico nelle guest house o negli appartamenti degli studenti, almeno quelli più adattabili, può regalare un tocco vacanziero anche a una casa cittadina così come rappresentare una stanza “volante” in più, da usare all’occorrenza come camera per gli ospiti.
Passando alla sua struttura, questa può variare dalla classica nicchia in muratura già presente nella planimetria a un box in legno o cartongesso costruito ex novo, dove il letto si spartisce lo spazio a disposizione con pareti attrezzate e base a cassettoni. Quest’ultima è comunque quasi sempre rialzata, composta da una semplice pedana o da una più complessa struttura con spazio d’archiviazione. La posizione più alta rispetto al pavimento ha una ulteriore funzione di separazione del letto, che risulta così visivamente distinto dal resto dell’ambiente, anche quando l’eventuale tenda o pannello che divide l’alcova è aperto.
Polifunzionale
E tirata la tenda… si apre un mondo. A metà strada tra una stanza da letto e un discreto salottino, l’ambiente ad alcova creato da Atelier Réalité in un duplex di Santa Cruz, in Portogallo, sfrutta lo spazio sottostante un soppalco. Separato al bisogno dal living attiguo. La foto è di Francisco Nogueira.
Compatta
Un box nero, dove il letto è incastonato tra uno spazio deposito, il guardaroba e la toilette. Accanto, non la si vede ma c’è pure la cucina. Lo spazio multitasking ideato da Batiik Studio per un appartamento parigino di appena 33 mq chiude in una scatola la zona notte. Foto di Bertrand Fompeyrine.
Très chic
Luminosissimo, lo studio ristrutturato da Marie Tardieu a Montmartre punta sulle pareti bianche e i dettagli chiari. Con la nota di carattere della pedana verde smeraldo base per il letto, chiuso nell’alcova da leggeri tendaggi rosa. Foto di BCDF Studio.
Aria di vacanza
Una cabina finestrata con ingresso ad arco è la soluzione escogitata da Agence Marn per ricavare una camera in un monolocale di 22 mq. Fotografata da BCDF Studio, si trova a Parigi, ma potrebbe benissimo essere anche più a Sud, in una cabane baciata dal sole della Provenza.
Alcova coccolosa
Un appartamento per studenti. E chi l’avrebbe mai detto? Dall’archivio di Marianne Evennou, questo raffinatissima nicchia dal gusto vintage si trovava nell’appartamento del figlio della interior designer, arredato con mobili antichi rigorosamente di famiglia. Per sentirsi sempre a casa. Lo scatto è di Nicolas Tosi.
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