Chi ha paura del Blue Monday? 5 strategie per combattere la malinconia con la bellezza
Dall’arte moderna all’architettura storica, dai paesaggi naturali agli interni di design, gli antidoti alla tristezza stagionale sono intorno a noi, pronti a regalarci un sorriso
Lo chiamano Blue Monday, letteralmente lunedì triste. Non c’è nessuna base scientifica, sia chiaro, ma è da quasi vent’anni, per la precisione dal 2005, che regolarmente si annuncia l’arrivo di questa infausta giornata, fissata all’inizio della terza settimana dell’anno. Il motivo è presto detto: circa a metà gennaio gli abitanti dell’emisfero boreale vivrebbero il loro giorno più triste perché immalinconiti dalle feste appena trascorse e con poche speranze di andare a breve in vacanza.
Utilizzata perlopiù a fini pubblicitari, quella del Blue Monday è comunque una faccenda che ha una sua base di verità. Per quanto infatti esistano gli estimatori della stagione più fredda, così come i fortunati che trovano gioia nel lavoro, la prospettiva di quasi tre mesi di inverno senza uno stacco importante dalla routine non è certo il massimo dell’allegria. Le soluzioni però ci sono.
Volare via dal Blue Monday
Non sempre serve allontanarsi troppo da casa per concedersi una vacanza dello spirito, alimentata da quanto è capace di regalarci un sorriso: una buona lettura, una bella musica, un bagno caldo o un letto morbido. Poi, certo, anche il desiderio gioca la sua parte. E visto che immaginare un piacere è già in sé un piacere, gli esperti di marketing puntano proprio sul presunto malumore generato dal Blue Monday per incentivare le offerte di servizi e beni voluttuari, primi tra tutti i viaggi.
Che si prenoti un volo o si resti a casa, comunque, quello che conta è saper fare i conti con il presente, fatto di giornate che hanno ricominciato ad allungarsi e a brillare di una luce speciale. Sarà bello vederla brillare su un paesaggio innevato, così come su un monumento storico o una installazione d’arte. E cosa dire poi del mare? Forse non ancora adatto a un tuffo, è pur sempre capace di incantarci col suo luccichio, trasportandoci in momenti passati o non ancora accaduti.
Per finire, vogliamo parlare del luogo per eccellenza dedicato al riposo? Se le temperature ci trattengono in casa, perché non approfittarne per rendere il nido ancora più accogliente, a partire dalla camera da letto? Circondati dalla bellezza sarà più facile scivolare in un sonno ristoratore così come svegliarci ricchi di energie e di voglia di progettare le nostre giornate. Dimenticando il Blue Monday.
Caduto dal cielo
Una volta tanto qui AI non c’entra. Fallen Star non è stata creata digitalmente, ma è una vera casetta, un cottage caduto sul tetto della Jacobs Hall presso l’UC San Diego. L’ha realizzata Do Ho Suh, artista coreano che ha così dato forma al senso di spaesamento provato nel 1991 al suo trasferimento negli Stati Uniti. E, per noi, anche il senso di inquietudine da Blue Monday…
Oasi verde vs Blue Monday
Non poteva essere che essere un sogno la camera del designer Claud Cecil Gurney nella sua residenza londinese. Il fondatore di de Gournay ne ha impreziosito pareti e soffitto con una delle sue wallpaper ricamate a mano, Deco Palms. Trasformando la stanza in un lussureggiante palmeto. La foto è di Alexandra Shamis.
Sound of silence
Pare di sentirlo, il silenzio. Così come il morbido gelo che avvolge questa immagine. È stata rubata da Bess Piergrossi nei pressi della sua fattoria del Maine, dove vive col marito coltivando fiori e allevando anatre, oche e galline. Che sia questa, la ricetta per superare il Blue Monday?
Bagno con vista
L’azzurro della Baia degli Angeli completa la magia di questo bagno disegnato da Maison Maju e fotografato da Marion Butet. E per godersi al meglio la vista sul mare e il cielo di Nizza, cosa c’è di meglio di una vasca eterea come Reflex di Antonio Lupi? Da non volerne uscire più.
Oltre la collina
In leggera pendenza e punteggiata da 6 splendide fontane, la Via d’Acqua della Reggia di Caserta si insinua nel parco della residenza reale più grande al mondo, trionfo del barocco italiano. Vista dall’alto, rivela il suo andamento sinuoso lungo un viale che si innalza verso le colline. Foto di Francesco Lo Porto.
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