E se provassimo il colour drenching? 5 vie per seguire una tendenza di successo
Dall’ingresso al soggiorno, passando dal corridoio e il bagno, non c’è spazio in casa che non possa essere rivoluzionato dal colore, steso su ogni superficie disponibile
Letteralmente, significa inzuppare nel colore. E in effetti quanto risalta del colour drenching è proprio la sensazione che gli ambienti siano stati inondati dalla vernice. Ma se ai soffitti in tinta ci siamo ormai abituati, vedere anche gli infissi e i mobili en pendant una certa impressione ancora la fa. Generalmente positiva. Già, perché questa tendenza già molto diffusa nel mondo anglosassone ha i suoi fan di talento un po’ ovunque, dai raffinati interior designer parigini ai più visionari architetti spagnoli.
Le ragioni per seguire quella che ormai è ben più di una moda passeggera sono diverse e vanno dal semplice bisogno di caratterizzare uno spazio al desiderio di farlo sembrare più ampio, dalla voglia di mimetizzare porte e arredi incombenti a quella di creare un ambiente più intimo e raccolto. Da non sottovalutare, poi, anche la possibilità di separare visivamente un’area all’interno di una stanza.
Come rendere un ambiente più ampio o più intimo
Detto delle possibili ragioni del colour drenching, accenniamo alle sue modalità. Espressione di massima libertà nell’uso delle vernici, che da semplice base cromatica diventano materiale da costruzione, questa tecnica si può applicare in modalità più o meno radicale.
In presenza di modanature, rosoni e altre applicazioni in gesso o legno, il colore viene perlopiù steso in maniera uniforme rispetto alla base. Con il risultato apparentemente paradossale di esaltare le decorazioni anziché farle sparire sullo sfondo. Cosa che accade invece con porte, caloriferi e mobili. Dipinti come le pareti, questi elementi eventualmente ingombranti si ritrovano visivamente appiattiti dalla vernice, con l’effetto di liberare lo spazio e farlo apparire più ampio.
La scelta cromatica è ovviamente determinante. E se un colore scuro come il navy, il bordeaux, il verde bosco o lo stesso nero sono indiscutibilmente eleganti, la loro applicazione indiscriminata in un ambiente piccolo può creare un effetto di eccessiva chiusura. Specie se il soffitto è basso. In questi casi, se desideriamo evitare l’effetto scatola, possiamo lasciare il soffitto bianco e in generale optare per tonalità più luminose e chiare, dal rosa al giallo o il celeste.
Se al contrario l’ambiente è grande i toni intensi saranno i benvenuti per renderlo più intimo e accogliente oltre che indiscutibilmente elegante. Potremo stendere la vernice nella stessa finitura o giocare con il doppio effetto lucido e opaco così come procedere spediti nell’applicarla anche su scaffalature e armadi o limitarsi (si fa per dire) a pannellature, cornici e infissi.
NYC Brownstone
Restaurati e ammorbiditi dal colore, i dettagli d’epoca di questa tipica casa a schiera di Brooklyn risaltano in abbinata a uno styling nettamente contemporaneo. Con la bella luce del bow window che accarezza le superfici color salmone. Progetto di Michael K. Chen Architecture, foto di Alan Tansey.
Ton sur ton
Solo il soffitto resta bianco nell’atrio di ingresso di questo appartamento parigino. Per il resto, Atelier CVD ha dipinto pareti, porte e panchetta in un rilassante color pesca, una nota polverosa perfettamente in linea con i toni naturali del pavimento in legno e dell’armadio in fondo. Foto di François Guillemin.
Green office
Soffitto e pannellature in verde germoglio per lo studio disegnato a Winnetka, in Illinois, dalla designer statunitense Alexandra Kaehler, che interrompe la monocromia con dettagli in legno e una romantica tenda dai motivi floreali.
Passaggio in rosa
A Casa Horta, abitazione a Barcellona del designer e architetto Guillermo Santomà, il colore è protagonista in ogni stanza. Nel corridoio la vernice rosa ricopre non solo pareti, soffitto e stipiti delle finestre, ma anche calorifero e scaffalature. E, in terra, le piastrelline si adattano… Foto di Ricardo Labougle.
Back in Black
Raffinatissimo, il bagno degli ospiti disegnato da Atelier CVD punta sull’eleganza del nero, applicato su pareti e boiserie in una vellutata finitura opaca. A illuminarlo ed esaltarlo, il candore del microscopico lavandino, la foto alla parete e le cementine bicolor. Foto di François Guillemin.
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