Le evoluzioni del comodino: 5 idee per ripensare un elemento indispensabile della camera
Che sia un armadietto o un tavolino, una nicchia o uno scaffale, ciò che conta è che ci serva fedelmente, senza allontanarsi mai dal letto
Già il nome dice tutto. Diminutivo di comò, a sua volta contrazione del termine francese commode, cassettone, il comodino è la versione ridotta di questo provvidenziale mobile da camera. Posto accanto al letto e munito nella sua versione originale di uno o più cassetti, come il suo fratellone, ha la funzione di conservare quanto ci serve per la notte. Così come i suoi preparativi o, al risveglio, i primi istanti della nuova giornata. Uno o più libri sono il grande classico, accanto alla sveglia, affiancati negli ultimi decenni da cellulare e caricabatteria.
Poi vengono l’acqua, i fazzoletti, le caramelline, le pillole… Insomma, tutto quello che vorremmo avere, letteralmente, sempre a portata di mano. Spesso il cassetto in questi casi non serve, anzi, sarebbe una fatica inutile doverlo aprire, così viene eliminato nei comodini moderni. Ridotti a poco più di un ripiano, questi fedeli compagni della notte possono di volta in volta essere sostituiti da un tavolino o da uno sgabello, da una mensola o un mobiletto sospeso.
Un comodino mimetico
C’è poi l’opzione tutto compreso. Nel letto. È il caso delle testiere attrezzate, così come dei modelli a ponte, dove nell’alcova che abbraccia il letto trova spazio anche una superficie di appoggio quando non proprio di deposito. Sempre di nicchie si parla, ma in questo caso nella parete stessa, quando la base per libri, telefoni e abat-jour si trova nel muro stesso, scavato ad hoc.
In questo caso non si parlerà più di comodino, ma la funzione rimane invariata, come avviene con i muretti che corrono dietro al letto e che a volte ne sostituiscono la testata. Usati sia come mensola sia come volume nel quale ricavare le già citate nicchie, questi elementi strutturali possono sostituire completamente il caro vecchio comodino. O aggiungersi a esso, fornendo un piano in più e un contenitore per eventuali cablaggi, con relative prese elettriche e interruttori.
Mediterraneo
Dipinta in un bel giallo zafferano a contrasto con il verde della testata, la soluzione ideata da Agence Marn per la camera padronale del suo progetto Neuilly-Plaisance è una piccola nicchia decorativa e funzionale, utile ad accogliere gli immancabili libri quanto due brillanti interruttori cobalto.
Geometrico
Qui la testata non c’è. E neppure il comodino. Li sostituisce il muro alle spalle del letto, scavato per dare spazio a un’unica, lunga superficie d’appoggio. Un’idea da copiare quando lo spazio ai lati del letto è minima. Progetto di Murs et Merveilles.
Riciclo di lusso
Classico ma non troppo, il mobiletto scelto da Daria Vasilkova per la camera di un suo progetto a San Pietroburgo è prodotto da Reda by Daria Vasilkova. Realizzato con le piastrelle della sua collezione Carpet, è personalizzabile con altre ceramiche di recupero.
Tutto compreso
Un armadio a ponte intorno al letto e una provvidenziale scaffalatura laterale dove posare ogni cosa. Lo ha progettato lo Studio EM di Emilie Prieur utilizzando i frontali di Plum Living. Sullo sfondo, la carta da parati di Les Dominotiers. Foto di Amaury Laparra.
Dettagli naturali
Delle mini mensole in rovere spuntano da due piccole nicchie rivestite nello stesso materiale. Tutto intorno, il verde bosco del muretto che fa da testata e quello della parete dietro. Il progetto è di Murs et Merveilles, la foto di Sophie Lloyd.
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