Un dehors da sogno per nutrire l’anima. Dall’Umbria all’Indonesia, 5 affacci sulla felicità
Dalla vegetazione tropicale alle erbe dell’orto, non c’è verde che non regali benessere, da cercare in capo al mondo o ricreare appena fuori casa
Svegliarsi e uscire subito all’aria aperta, ad annusare l’aria pulita del mattino, tra profumi di piante selvatiche e aromatiche. Un dehors da sogno è una tentazione quanto mai pressante, in questo momento dell’anno. I fortunati che già lo possiedono approfittano delle belle giornate per renderlo ancora più accogliente, con sdraio, sedie, tavolini e altre attrezzature ad hoc che consentano di godere al massimo della natura.
Tutti gli altri possono creare il proprio personalissimo paradiso verde anche dove il verde, a rigore, non c’è. Qualche pianta generosa e resistente e una bella seduta da esterni non le si nega a nessuno, tanto più quando il cemento e le piastrelle di un grigio terrazzo cittadino inviterebbero allo sconforto. Se poi vogliamo rifarci gli occhi, il mondo è pieno di idee a cui attingere, fosse anche solo per perfezionare i nostri sogni. Non c’è latitudine che non riservi i suoi tesori. Né paesaggio che non ambisca alla perfezione.
La vista sulla natura, immancabile in un dehors da sogno
Il mare, dal Mediterraneo all’Oceano, è tra gli affacci più gettonati, meglio ancora se incorniciato dalla vegetazione, ma anche laghi, colline e montagne si difendono alla grande. Una casa nel bosco, con o senza zone balneabili nei paraggi, è sempre una scelta di grande relax, con quell’illusione di isolamento dal mondo di cui a volte sentiamo il bisogno. E a proposito di bosco, vogliamo parlare della meraviglia di camminare sotto un tetto di rami e di foglie, con la luce del sole ad accarezzarci di tanto in tanto?
Questione di gusti, certo, ma la vista sul verde resta un atout. Persino quando una piscina in pietra in un paesino medievale già ci sembra, giustamente, un incanto più che sufficiente. C’è poi chi tra sé e la natura non vuole proprio porre limiti e, almeno in vacanza, desidera provare il brivido dell’immersione totale nel verde. In questi casi, poco importa che ci si trovi in un capanno di legno in mezzo a una pineta o in una villa circondata dalle mangrovie della foresta pluviale. Quel che conta è vivere, fosse anche solo per qualche giorno di vacanza all’anno, un rigenerante ritorno alla terra.
La strada nel bosco
Non si vede la fine, di questo tunnel, ma poco male. Anzi, viene proprio voglia di percorrerla, questa stradina ondulata protetta dai tronchi e dalle fronde degli alberi. Prima di noi ci è passato il fotografo John Balk, partito dal Wyoming alla scoperta dell’Irlanda del Nord.
Relax di lusso
Affacciata sull’Oceano, non troppo lontana da Cape Town, in Sud Africa, Villa Icaria non si fa mancare nulla, dalla vista sul blu di cielo e mare al verde della collina su cui è arroccata. Solo la TV non c’è, ma ce ne faremo una ragione. Via Perfect Hideaways.
Sulle colline
Guardare non guardati, da una piscina circondata da rosmarino, salvia, gelsomino e lavanda. Siamo alla Casetta de La Segreta, piccola guest house posta ai margini del borgo di Collazzone (PG), con la piazza del paese su un lato e i boschi di castagni, gli uliveti e gli Appennini all’orizzonte. Via Nest Italy.
Nella giungla
Costruita in sei anni a partire quasi dal nulla, la casa del designer Sebas Mesdag fa parte del complesso di Kubu Sidem, nel cuore della foresta di Bali. Circondata dalle piantagioni di indaco, lavorato nell’attiguo atelier di tintura TianTaru, rinuncia alle pareti per una full immersion nella natura. Foto di Pempki.
Impatto zero
Si ispirano alle capanne dei pescatori locali le quattro cabine del progetto Cabanas in Comporta, in Portogallo. Realizzate da Studio 3A, sono rivestite in legno Douglas carbonizzato, materiale sostenibile che ne riduce ulteriormente l’impatto ambientale. Foto di Nicolas Mathéus.
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