Il design è donna
La parola designer non ha distinzione di genere. Ma leggendo i nomi di chi disegna e realizza i mobili che entrano nelle nostre case, ci si accorge che gli uomini sono ancora la schiacciante maggioranza
Eppure le donne, in produzione e negli studi di progettazione, sui banchi delle facoltà di architettura e a capo di imprese di successo ci sono, eccome. Per questo numero, che esce in concomitanza con il Salone del Mobile, abbiamo deciso di dare voce a loro, all’altra metà del cielo, con la speranza che diventi davvero la metà di questo bellissimo mondo che chiamiamo design, e non resti minoranza.
Per il 2024 abbiamo scelto 24 donne – architette, designer e manager di impresa – che stanno facendo qualcosa di importante per invertire la rotta. Abbiamo immaginato questa come la prima di una serie di puntate a tema, magari una all’anno, in cui parlare di design con uno sguardo laterale e inclusivo. E siccome nell’epoca dell’Intelligenza artificiale, gli algoritmi si nutrono (ancora) di parole, abbiamo chiesto loro quale espressione associno al design oggi e quale pensino sarà più usata in futuro…
Articolo pubblicato su Home! Magazine di aprile 2024
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