La verità rivelata dalla bellezza dell’arte
Pittori, designer e fotografi raccontano la realtà trasfigurandola
L’apparenza inganna, lo sappiamo. Soprattutto nell’arte. E spesso da sola vale uno sguardo, che sappia poi condurci oltre la superficie delle cose. È così che scopriamo che quel quadro è in realtà un tappeto creato da designer italiani a New York e realizzato da abili artigiani in Nepal, mentre quella magica chiesetta che sembra venuta dal Messico spunta tra i filari dei vigneti langaroli ed era usata a inizio Novecento come magazzino. E che cosa dire di una ceramista-fotografa che trasforma i fiori e i frutti che coltiva in nature morte cinquecentesche o di una guest house californiana fotografata come fosse un quadro di Magritte? E ancora, chi l’avrebbe mai detto che quel gigantesco pesce emerso dal deserto del Nevada parlava di miti antichi e di emergenze contemporanee? Questa settimana abbiamo fatto il nostro giro del mondo guidati dal talento visionario di artisti, fotografi, designer e architetti capaci di trasfigurare la realtà, regalandocene la sua versione più bella e a volte nascosta.
Tempio pagano
Una visione colorata tra le vigne di Brunate, a La Morra (CN), nelle Langhe. La chiamano la Cappella del Barolo, ma non è mai stata consacrata. Nata nel 1914 come rifugio per i contadini, nel 1970 è stata acquisita dalla famiglia Ceretto e nel 1999 trasformata in opera d’arte da Sol LeWitt e David Tremlett. Foto di Alberto Bogetto.
Torrente di zaffiro
Firmato dallo studio newyorkese Sergio Mannino e realizzato a mano in Nepal, Sapphire Streams è un tappeto che regala l’illusione di camminare sull’acqua. O in equilibrio sui tronchi. La natura è comunque protagonista, così come il design italiano. In questi giorni in fiera a Edit Napoli.
Spirito dell’acqua
Capita anche questo al Burning Man. Che un gigantesco pesce emerga dal deserto e ci ricordi la sacralità dell’acqua dolce. Dedicata allo spirito ancestrale femminile Atabey, ATABEY’s Treasure è l’opera che l’artista NiNo Alicea ha portato quest’anno al mitico festival nella città fantasma di Black Rock City, nel Nevada. Via archdaily.
Natura morta
Ceramista, fotografa e giardiniera, Frances Palmer mostra al meglio i propri talenti in questo scatto quasi caravaggesco. Pere asiatiche, foglie carnose e rametti di lampone selvatico si contendono la luce così come lo spazio in una candida alzata. Senza tempo.
Magrittiana
Un albero, un letto e un tetto spiovente. Sembra uscita da una fiaba la guest house creata dallo studio di interior design Nicole Hollis con gli architetti di Arcanum Architecture. Si trova in California, a Napa Valley, ed è stata fotografata da Douglas Friedman.
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