Librerie divisorie: 5 idee per costruire una spettacolare parete di libri
Dalle bifacciali autoportanti a quelle senza fondale, i modelli capaci di separare gli ambienti senza rubare spazio né luce
La carta, a modo suo, è un materiale da costruzione. Complici le librerie divisorie, infatti, i libri possono delimitare spazi e separare ambienti, creando pareti più o meno eteree capaci di preservare la luce e non contravvenire ad alcun regolamento edilizio. Ci sono poi quelle che si appoggiano a un muro già esistente, dandogli però un senso che prima non possedeva, arricchendolo di bellezza e di stile. E, perché no, nascondendo passaggi e mimetizzando porte.
Il bello di lavorare con libri e librerie è la consapevolezza di potersi muovere relativamente in autonomia, alzando tramezzi senza l’intervento di un muratore, armati al più di trapano e fischer per ancorare il mobile al soffitto, alla parete o al pavimento. Poi, tutto dipende dai modelli. Dalla linea leggera perché mancano di schienale e non devono appoggiarsi a una parete, le librerie autoportanti possono non richiedere alcun intervento, creando ad esempio un prezioso divisorio tra l’ingresso e il soggiorno o, all’interno di questo, tra il salotto e la zona pranzo.
Utili anche per uno spazio condiviso come la cameretta di due fratelli, queste strutture dall’altezza e l’ampiezza variabile hanno dalla loro anche la facoltà di farci risparmiare nei centimetri altrimenti rubati da una parete. E, grazie agli spazi lasciati vuoti da libri ed eventuali oggetti esposti, fanno passare la luce da un lato all’altro, risultando provvidenziali quando le finestre scarseggino.
Non sono divisorie in senso stretto ma rientrando comunque nella categoria dei mobili che separano gli ambienti anche le librerie a parete: a tutta altezza e perfino a ponte, quando c’è di mezzo una porta. Anch’esse senza fondale, poggiano direttamente sul muro, al quale sono di solito fissate anche se poggiano a terra, con il minimo inconveniente di lasciare che, con il tempo e con l’uso, la parete si sporchi. Per arginare quest’ultimo piccolo rischio potremo ricorrere a una tinteggiatura del muro ad hoc, più scura e meno sporchevole rispetto al resto della stanza e, perché no, magari en pendant con altri elementi di arredo.
Multifunzione
Posta all’interno del profondo varco nero che introduce alla cucina, la libreria passante progettata da Studio Ett Hem separa l’ingresso dalla zona pranzo, accogliendo alla base, e su entrambi lati, delle sedute scarlatte. La foto è di BCDF Studio.
Tra i passaggi
Addossata a una parete gialla quanto le ante che separano il living dallo studio, la libreria creata da ATOMAA per un appartamento milanese integra porte e passaggi. Lasciando così intravedere altri colori e volumi. Foto di Alberto Strada.
Dentro il muro
Si fondono con la parete, gli scaffali della libreria pensata da Vaimberg Salvadó e fotografata da Marcela Grassi. Accanto a questo volume candido e unitario possono così emergere le travi e le volte decorate del soffitto e le piastrelle idrauliche originali di un appartamento storico di Barcellona.
Porta nascosta
Come nelle antiche dimore signorili, in questo moderno appartamento moscovita progettato da Ariana Ahmad la libreria nasconde il passaggio a un locale attiguo. E, tra pannellature, cornici e modanature, porta un angolo di Parigi nella capitale russa. Foto di Mikhail Loskutov.
Modello a ponte
Incorniciata da un ampio varco dai profili Liberty, la libreria disegnata da Valencia Biscottini per un appartamento meneghino di inizio Novecento circonda a sua volta l’ingresso di una camera. Lasciando che a spiccare siano i colori dei libri e la luce dalla finestra. Foto Marco Menghi.
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