Cinque idee ispirate al colore della mimosa e della positività
Partendo dal fiore simbolo della Giornata della Donna, ecco una piccola guida al potere del giallo negli interni
Con quei suoi pallini giallo canarino, simili a minuscoli pon pon stretti tra loro eppure in continuo movimento, la mimosa non poteva che diventare il simbolo delle donne. Eppure è solo in Italia che questo fiore rappresenta l’8 marzo, la Giornata internazionale dei loro diritti. In Francia, ad esempio, questa importante ricorrenza celebrata dagli inizi del Novecento per ricordare le lavoratrici e le loro lotte viene segnata dal dono di violette.
Pare però che questi fiori non fossero così a buon mercato nell’Italia del secondo Dopoguerra. Portando due importanti rappresentanti del femminismo come Rita Montagnana e Teresa Mattei a puntare nel 1946 su un fiore altrettanto bello ma più diffuso ed economico come la mimosa. Fatta questa doverosa premessa possiamo guardare con occhio più partecipe non solo a questa data, ma anche alle gioiose pennellate che accendono case e strade. Già, perché il giallo non è solo il colore di un fiore simbolico ma anche un sinonimo di luce e di calore, quindi di gioia, allegria, buonumore e positività.
A ognuno la sua tonalità
Ce n’è abbastanza per scegliere di usarlo quanto più possibile quando desideriamo dare una sferzata di energia a una stanza, svecchiare un ambiente o rinnovare un arredo. Che si tratti di un mobile o di un suo dettaglio, della vernice da stendere su un infisso o sull’intera parete, il giallo con le sue infinite sfumature ha sempre qualcosa di buono da dire. A seconda della gradazione starà bene accanto ai toni chiari e neutri quanto a quelli più intensi e vivaci, richiamando da una parte i colori naturali e dall’altra quelli di una allegra scatola di pennarelli.
Colore primario e quindi tra i primi che impariamo a conoscere e a usare da bambini, in virtù del suo legame con il sole, le api e, appunto, i fiori non può che regalare pensieri gioiosi che ci riportano alle spensierate giornate dell’infanzia, sia nella sua versione pastello sia in quella più carica. Se tendente all’oro assume poi i significati che istintivamente associamo al metallo prezioso, dalla ricchezza al potere. Consentendoci di impreziosire un interno investendo solo nella spesa contenuta di una vernice o di un nuovo tessuto.
Interno giorno
Non si può certo dire che Claude Cartier non ami il giallo. In questo interno di Lione la decoratrice e architetta lo distribuisce con generosità, dal soffitto a strisce della camera da letto al comodino e la porta. La foto è di Guillaume Grasset, le vernici di Ressource.
Un mondo di fiori
Sono grandi come alberi i fiori con cui la designer e visual artist francese Audrey Smit, alias This Little Street, immagina di ricoprire le facciate delle case. Facendo sbocciare vecchi intonaci e cemento (qui fotografati a Lisbona da Davina Tan) con i motivi delle sue carte da parati.
Tribal pop
Sembra un gioco, e in fondo un po’ lo è. Lo studio di Camille Walala si ispira alla casa che l’artista e designer aveva pensato tempo fa per Lego. Con la cucina modulare dai colori accesi e i profili bold di Our Department che può essere smontata e rimontata ovunque. La foto è di Taran Wilkhu.
Pennellate di luce
E oltre la vetrata trompe-l’oeil… un angolo di pace inondato di luce. È la cucina ideata da Harry Nuriev per Crosby Studios e fotografata da Mikhail Loskutov, dove i dettagli gialli emergono splendenti su uno sfondo bianco.
La raffinata semplicità della mimosa
Da noi la mimosa cresce spontanea, in Giappone è importata. Così, pur perdendo il valore simbolico che ha in Italia, nel paese del Sol Levante ne acquista di altri, raffinati e sofisticati. Che il fiorista Ours Flower sa esaltare con composizioni semplici e grandiose.
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