Scegliere una mini doccia. Tante ragioni per preferirla, 5 idee per realizzarla
Dal bagno piccolo a quello grande da sfruttare al meglio, dalla stanza da letto al locale ristrutturato, qualche consiglio per creare piccoli box di benessere
Sono diversi i motivi per scegliere una mini doccia. E non sempre riguardano le metrature risicate del bagno. Certo, capita di volerla ricavare da un angolino sacrificato, ma anche di affiancarla a una ben più ampia vasca in una sala da bagno degna di questo nome.
C’è poi chi la doccia la ama talmente tanto da volerla fare nei luoghi più diversi della casa, direttamente in camera o in altre e meno consuete location, trasformando un ripostiglio accanto alla cucina o, perché no, nei pressi del balcone (basta che ci arrivino le tubazioni!) in una piccola oasi di benessere. In tutti i casi dovrà fare i conti con centimetri contati e rischio umidità sempre in agguato. Se dunque una finestrella sarebbe provvidenziale, almeno uno sfogo in un ambiente aerato sarebbe più che auspicabile.
Oltre le dimensioni. L’importanza dei dettagli
Se poi le dimensioni generose sono spesso associate al lusso, il lusso di una mini doccia può prendere la forma anche di finiture preziose e di scelte décor raffinate. Dai brick lucidi alle zellige, dai mosaici alle piastrelline, solo restando in tema ceramiche le soluzioni sono tantissime, così come puntando alle resine, alla pietra, al marmo e, perché no, alle più innovative carte da parati impermeabili. Qualunque sia il rivestimento scelto, questo potrà essere en pendant o in contrasto con il resto dell’ambiente, mimetizzando in un caso il box doccia o attirando al contrario lo sguardo, nonostante le dimensioni ridotte.
Fondamentale sarà ovviamente anche giocarsi bene l’ingresso. Se lo spazio è minimo ma racchiuso come una nicchia si potrà evitare del tutto di chiuderlo, preferendo una semplice mezza parete di vetro o in muratura, mentre le porte scorrevoli o a doppio battente saranno preferibili a più ingombranti ante singole. Dal gusto un po’ d’antan, la cara vecchia tenda presenta non pochi svantaggi quando lo spazio per muoversi è poco, ma nel caso di ambienti stretti e lunghi potrebbe comunque contribuire alla privacy.
Ultimo ma non ultimo l’argomento rubinetteria. Se la praticità è tutto, quando anche sollevare un braccio diventa un problema un bel soffione a pioggia installato sul soffitto o poco più in basso diventa un lusso quasi necessario. Per farci innaffiare senza quasi muoverci, lasciando che i pensieri scivolino via insieme all’acqua.
Tra mare e lago
Disegnato da Dorothée Delaye, questo eclettico gioiellino fotografato da Mr Tripper è uno dei sei bagni di Les Bords du Lac, casa vacanze di lusso sul lago di Hossegor, in Francia, parte della collezione Iconic House.
Risveglio celestiale
Fuori dal letto e dritto in doccia. Non c’è male come risveglio, quando ad accoglierti è una cabina azzurra dalle pareti rotonde e i profili dorati. Fotografata da Nicolas Mathéus, questa mini doccia è stata disegnata da Nicolas Bossard. Via Ressource.
Rosa ma non troppo
Ricavata dal fondo di una stretta stanza da bagno, questa doccia minimal gioca con i colori risparmiando sugli orpelli. Puntando sul rosa di parete e piastrelle e sul rosso del soffione en pendant con il rubinetto del lavandino. Nero come il wc. Progetto di COI Studio, foto di Zasoby Studio.
Mini doccia a misura di bimba
Grande (o piccola) il giusto, dato che si rivolge a delle bimbe, la doccia del progetto Tocqueville di Atelier CVD riprende le piastrelle stondate applicate dietro al doppio lavabo. Garantendo un effetto rigoroso e giocoso insieme. Foto di François Guillemin.
Per piccoli adulti
Ceramiche bianche e marmo rosa per due ambienti quasi gemelli, la doccia e il wc, dal design rigoroso e i colori delicati. È il raffinato bagno dei bambini realizzato dallo studio di architettura e design russo Rhyme in un suo recente progetto.
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