Bentornato mobile bar! 5 idee per riscoprire un prezioso alleato per aperitivi e brindisi
Dal carrellino con i liquori all’angolo con bancone e sgabelli, sono diversi i modi per ripensare questo pezzo d’arredo dal mood rétro ma dalla praticità indiscutibile
Quando pensiamo a un mobile bar le immagini sono in genere di due tipi. Da una parte richiamano atmosfere alla James Bond, con Martini d’ordinanza rigorosamente agitati e non mescolati tra shaker luccicanti e calici ghiacciati, dall’altra quelle di un carrellino che magicamente compare tra gli ospiti al momento degli aperitivi o dei dopocena, per poi scomparire nuovamente in un angolo della sala. Tra questi due estremi, tra l’angolo bar da film e il mobile d’antan quasi da nascondere, ci sono in realtà mille altre possibilità. Perfette per brindare in occasione delle feste di fine anno ma anche per concederci un momento di relax nei mesi successivi.
Poi, certo, si deve distinguere. Sia per gli spazi a disposizione sia per l’investimento che si intende affrontare. I cultori dell’aperitivo non si faranno mancare una zona di casa dedicata alla preparazione dei cocktail, con tanto di angolo allestito con bancone e mobile bar. Non necessariamente in salotto, come dimostrano le isole da cucina dotate di apposito banco fornito di sgabelli. I consumatori estemporanei dotati di credenza si limiteranno invece a riservarne una sezione chiusa a bottiglie, calici e tumbler.
Utensili, calici e bottiglie: a vista o nascosti?
C’è poi la possibilità di trasformare detti utensili e contenitori in oggetti di décor, esponendoli su un ripiano di un mobile a giorno così come sul fantomatico carrello. Spesso dotato di maniglie per il trasporto e di uno o più ripiani, il mobile bar su ruote non è mai scomparso tra le proposte dei designer, qui mantenendo una certa allure d’antan, là trasformandosi in un pezzo minimalista da mimetizzare con il resto dell’arredo.
Una via di mezzo è infine rappresentata dal mobile bar vero e proprio, postazione fissa più o meno grande, dotata nei casi più evoluti di frigo bar o anche solo di ante dietro a cui nascondere e proteggere dalla polvere cristalli e liquori. Il ripiano, altrettanto importante, sarà abbastanza ampio da accogliere le nostre esibizioni nella non semplice arte della mixology. O, più semplicemente, per consentirci di posare calici e bottiglia per il prossimo brindisi.
Old style
A Manhattan, nel quartier generale in stile Mad Men dell’interior designer Corey Damen Jenkins non poteva mancare lui, il carrello bar traboccante di bottiglie, secchiello per il ghiaccio e attrezzatura da cocktail. Dalla linea rétro e le grandi ruote, si sposa perfettamente con l’atmosfera d’antan del salottino tutto velluti e broccati. Foto di Andrew Frasz.
Leggero
È tutto pronto per brindare a Vashon Island, fascinoso luogo di vacanza nello stato di Washington dove la designer Hattie Sparks Collins con la stylist Janna Lufkin hanno pensato a una seconda casa all’insegna della leggerezza. Quella dei fiori alla parete e del carrellino giocato sulle trasparenze. Foto Andrew Giammarco.
Metafisico
Abbiamo già brindato abbastanza? Il dubbio di aver bevuto troppo viene, in effetti, al cospetto di questo home bar ad effetto trompe-l’oeil realizzato da Hawksmoor Construction. In realtà è tutto vero, la nicchia piastrellata disegna un arco nel muro e sul ripiano trovano spazio bottiglie e bicchieri. Mentre due ante nascondono il resto dell’artiglieria. Foto di Alexandria Hall.
Minimalista
Nascosto all’interno dell’isola in cucina, lo stipetto per le bottiglie ideato da Kim Kneipp è un fantastico esempio di come si possano abbinare lusso e minimalismo. Con l’anta a ribalta che da aperta si fa ripiano, creando un inaspettato angolo bar. Foto di Lisa Cohen.
Japandi
Funzionale e raffinato, il Douglas Tatami Bar Cabinet proposto da West Elm sposa le linee essenziali della struttura in legno di acacia alla leggerezza della trama intrecciata alla giapponese. Per un relax senza confini.
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