Trasformare il bagno in una spa. Come realizzare un sogno con 5 esempi di grande eleganza
Dallo stile scandinavo a quello magrebino, puntando su materiali naturali o di sintesi, con colori chiari o accesi, quel che conta è trovare la soluzione più adatta al nostro spirito
Un tempo considerato solo un locale di servizio, il bagno ambisce oggi a regalare autentici momenti di felicità. Ma come trasformare il bagno in una spa? Per farlo, non farà male dare un’occhiata a come sono organizzati gli stessi centri benessere, non solo per la dotazione tecnica, ma soprattutto per materiali, forme e colori. Scopriremo così che al di là di sauna, massaggi, trattamenti estetici, profumi, luci soffuse e musiche ovattate, ad accoglierci in una spa saranno soprattutto i toni tendenzialmente chiari, le linee minimaliste e un generale senso di armonia.
Tutte cose che possono essere ricreate facilmente anche a casa, di sicuro quando si è alle prese con una ristrutturazione o una realizzazione ex novo, ma in qualche misura anche quando le possibilità di intervento sono più limitate. Se dunque una bella vasca idromassaggio, meglio ancora se filo terra, può rivelarsi al di sopra delle nostre possibilità, farà piacere scoprire che anche quella già in nostro possesso potrà riservarci belle sorprese. E se l’avere creme e saponi a portata di mano ci facilita la vita, l’aggiunta di un bel vassoio da vasca per libro e tazza di tisana ci dimostra come il piacere sia sempre perfettibile.
Eliminare il superfluo per trasformare il bagno in una spa
Per il resto, l’eliminazione di elementi inutili, capaci solo di creare disordine, contribuirà sensibilmente al nostro stato di relax. Via i mille flaconi dalle etichette commerciali, dunque, e largo a dispenser pratici ed eleganti. Nella scelta dei colori, dalle pareti agli asciugamani fino agli armadietti e ai contenitori sarà vincente puntare su quelli chiari, impareggiabili nel trasmettere un senso di pulizia, ma anche le tinte forti hanno le loro ragioni.
Dagli smalti delle zellige alle infinite tonalità possibili del tadelakt, il rivestimento murale impermeabile a base di calce tipico degli hammam magrebini, i toni più accesi donano benessere con pennellate di energia positiva. Da assaporare immersi nell’acqua calda di un bagno o alternando al tepore della vasca la freschezza di una doccia. Il tutto rischiarati dalla luce delle candele o di lampade dall’intensità mai troppo violenta.
Nel blu dipinto di blu
Ci è voluta una decina di prove, ma alla fine il colore è arrivato. Ora, con il suo intenso Blue Klein, questa vasca in resina troneggia tra il bagno e la camera di un appartamento di New York. L’ha progettata Crina Arghirescu Rogard assieme allo studio Facture, che l’ha poi realizzata. Foto di Chris Mottalini.
Con il mondo fuori
Dai colori chiari dei materiali all’invidiabile posizione sotto a una bella finestra, l’angolo di questo bagno firmato da Collective Studio in una casa di Toronto è un invito alla pace. Da sperimentare distesi in vasca con gli occhi alle travi del soffitto o rivolti al verde all’esterno.
Come in un tempio
Saranno la finestra gotica, il soffitto alto, i mobili in legno o il lampadario, ma c’è un che di sacrale nel bagno dell’artista danese Kirstine Roepstorff fotografato da Line Klein. Al centro dell’ambiente, senza soluzione di continuità con lo spazio circostante, la vasca interrata funge anche da doccia.
Nella foresta
Una antica casa in pietra su un’isola, abbandonata e ormai invasa dalla vegetazione. Siamo a Minorca e la foto di Montse Garriga Grau ci mostra parte del lavoro di Quintana Partners. Il duo di designer di Barcellona ha riportato l’edificio al suo originario splendore, preservandone però l’essenza grezza.
Riad da sogno
Zellige e tadelakt, due rivestimenti immancabili nei palazzi marocchini, sono i protagonisti di questo bagno da Mille e una notte. Dominato dal blu e dal nero, con doccia e vasca dorata, si trova a Marrakesh, in una stanza del riad El Fenn. Foto di Cécile Tréal.
© Riproduzione riservata.