Madame dalia
Riservata come una signora d’altri tempi e allo stesso tempo protagonista esuberante del giardino con i suoi mille petali colorati
Ah le dalie… meravigliose e romantiche, chi non vorrebbe riempire casa con enormi mazzi? Incredibile che per tanti anni siano state snobbate e cadute nel dimenticatoio, poi come accade con la moda con i suoi corsi e ricorsi, la richiesta di mercato ha dato nuova chance a questi tuberi arrivati dal Messico in Europa nel 1788, dopo essere stati scoperti dal botanico svedese Anders Dahl. In realtà le prime dalie furono introdotte a scopo alimentare, sono commestibili ma furono soppiantate dalla più gustosa patata e la loro coltivazione relegata all’orto.
Ne ricordo allegre bordure soprattutto della varietà pompon che facevano da contorno a cavoli e altri ortaggi nell’appezzamento dei contadini che affittavano la casa estiva alla mia famiglia negli Anni ‘70. Erano molto in voga allora, si coltivavano per preparare mazzetti di fiori da portare in casa o far bella mostra sull’altare della chiesa, dopo qualche decennio di oblio eccole tornare prepotentemente alla ribalta con nuovi ibridi, fiori dalle proporzioni enormi e affascinanti tonalità di colore…
Articolo pubblicato su Home! Magazine di ottobre 2024
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