Un brillante minimalismo colorato domina la casa di Lea, 37 anni e mille stimoli al servizio del design

di Camilla Marini

Nella sala di Lea domina il suo particolare minimalismo colorato, fatto di linee pulite e pennellate a tinte forti
Foto @leamkb

Dall’amore per il Sol Levante a quello per l’arte, dagli studi in legge a una nuova avventura professionale, questa creator di Colonia ha arredato la sua casa seguendo la propria indole

Potremmo definire lo stile di Lea un minimalismo colorato, che sullo sfondo vuoto di pareti dai toni neutri e nello spazio libero di ampie stanze dagli alti soffitti fa esplodere impreviste bombe cromatiche. In un appartamento d’epoca nel cuore di Colonia, questa ex aspirante avvocato ha creato una perfetta fusione tra la sua passione per l’arte e l’amore per il Giappone. Impostando una propria personalissima regola nell’arredare, basata sull’alternanza tra spazi vuoti e pieni, colori chiari e pennellate fluo.

Il gioco è quanto mai evidente in cucina, che la stessa padrona di casa definisce come quella dei suoi sogni. Ai mobili che compongono piano di cottura, di lavoro e isola centrale, tutti in legno e dalla linea essenziale, la nostra ha accostato l’elemento a sorpresa dell’angolo dining. O, più precisamente, delle sedie che ne circondano il tavolo dalla forma scultorea. Il modello è quello senza tempo della Thonet, scelto però in un giallo evidenziatore che ruba lo sguardo e non lo lascia più andar via. Una benedizione, sottolinea Lea, quando il tempo fuori è grigio, ma più in generale una fonte di gioia per chiunque le osservi.

Una nuova sfida nell’arte

A completarne l’effetto da qualche tempo è arrivato poi anche un altro importante elemento, un dipinto firmato dalla giovane donna e che, tra gli altri, riprende anche il giallo fluo delle sedute. Ad aggiungere luce a quella naturale provvedono due sospensioni di Louis Poulsen, una sopra al tavolo, l’altra sull’isola, rendendo così più vividi i colori delle piante e dei mazzi di fiori che si alternano sul piano d’appoggio e di lavoro. Passando nel grande ambiente attiguo, destinato a living con annessa sala da pranzo, ritroviamo la stessa alternanza tra minimalismo e guizzo artistico.

Ampio, morbido e squadrato, il divano modulare di Bolia del soggiorno accoglie non solo il simpatico cane Taro, ma anche la vivacità di plaid fucsia e blu elettrico, mentre alla parete, accanto alla lampada a braccio di Flos, campeggia un’altra delle creazioni di Lea. La zona notte rispetta gli equilibri impostati altrove, accentuando la spaziosità della stanza con colori chiari e pareti perlopiù vuote. A regalare un tocco giocoso ci pensa qui il particolare modello del letto di Westwing, dall’ampia struttura imbottita foderata in stoffa bianca che lo fa sembrare un candido gommone o un soffice ring. 

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